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L’Italia tra Longobardi e Bizantini: il ruolo del papato

Regia e montaggio: Patrik Ugone - Riprese Sara Gardoncini, Francesco Manto, Patrik Ugone - Musiche di Francesco Manto - Testi e realizzazione a cura di Scribacchini srl. Referenze iconografiche:

Master contenuto in O_31270 Reali, Turazza, Mizzotti, Le pietre parlano, Vol 2 Da Augusto alla fine dell'Alto Medioevo. Il dominio bizantino in Italia non era destinato a durare a lungo. I Longobardi, una popolazione guerriera proveniente dalla Pannonia, giunsero in Italia e nel 572 conquistarono gran parte del Settentrione e i ducati di Spoleto e Benevento. La penisola si trovò così sostanzialmente divisa in due parti; è in questo contesto che la Chiesa, nella figura di papa Gregorio Magno, assunse un crescente ruolo politico e culturale, amplificato dalla fervente opera dei monaci. L’attività mediatrice di Gregorio – che favorì la conversione dei Longobardi al cristianesimo, grazie anche alla loro regina Teodolinda – portò nel 728 al primo dominio temporale della Chiesa, quando il re longobardo Liutprando donò al papa il castello di Sutri. In seguito però Gregorio, considerando i Longobardi inaffidabili, cambiò alleato, rivolgendosi ai Franchi; questi, con Carlo Magno, avrebbero poi sconfitto i primi nel 773.

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I Longobardi in Italia
06:32
Capitolo 9 - I fermenti religiosi e lo scontro tra Impero e Papato
06:15
Il ruolo politico dei salotti
04:58
Capitolo 3 - I Longobardi in Italia
04:29
Longobardi e Romani, un percorso di integrazione?
06:25
Il mondo senza Roma: barbari e Bizantini
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Lezione d'autore - Barbari, Bizantini e Arabi
00:56
Storia di ieri, Mondo di oggi
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Storia di ieri, Mondo di oggi