Il sacco di Roma del 1527 fu un evento devastante durante le Guerre d’Italia (1494-1559). Le truppe imperiali di Carlo V, composte principalmente da lanzichenecchi tedeschi e spagnoli, saccheggiarono la città per nove mesi. L’attacco fu scatenato dal mancato pagamento delle truppe e dalle tensioni tra il papa Clemente VII e l’Imperatore. Il saccheggio portò a distruzioni, ruberie, violenze, scempio di opere d’arte, segnando la fine del Rinascimento romano e indebolendo il potere papale.