Siamo tutti barbari?
Master contenuto in L'eredità del tempo, volume 1. L'autore ricostruisce le modalità attraverso cui i popoli antichi rappresentavano e interpretavano culture straniere, evidenziando i meccanismi di costruzione dell'identità collettiva basati sulla distinzione noi/altri. Centrale nell'analisi è la figura di Erodoto, il cui metodo storiografico rappresenta un unicum nell'antichità per l'attenzione rivolta ai cosiddetti "barbari": lo storico ha descritto l'etnocentrismo che caratterizza ogni civiltà, invitandoci al confronto tra i popoli e al superamento degli stereotipi etnici. L'analisi evidenzia l'attualità di questa riflessione: i meccanismi di rappresentazione dell'alterità descritti dalle fonti antiche illuminano dinamiche ancora presenti nelle società contemporanee, offrendo strumenti critici per comprendere i processi di costruzione identitaria e i rapporti interculturali.