Due valutazioni sui Gracchi
Master contenuto in L'eredità del tempo, volume 1. Il video analizza la vicenda dei fratelli Gracchi (Tiberio, 163-133 a.C.; Gaio, 153-121 a.C.) come spartiacque cruciale nella storia romana, segnando l'inizio della crisi irreversibile che porterà al crollo della Repubblica. L'autore ricostruisce come i due tribuni della plebe abbiano tentato di rispondere alla grave crisi sociale ed economica del II secolo a.C., caratterizzata dall'impoverimento dei piccoli proprietari terrieri e dalla concentrazione latifondistica nelle mani dell'aristocrazia senatoria. La storiografia antica si divise nettamente: Plutarco dipinse Tiberio come un riformatore animato da nobili ideali, mentre Floro lo presentò come un demagogo pericoloso per la stabilità costituzionale. Il fallimento di entrambi i tentativi riformatori - conclusisi tragicamente con l'assassinio di Tiberio nel 133 e di Gaio nel 121 - segnò una cesura definitiva nella storia repubblicana. L'abbandono delle riforme agrarie aprì la strada all'uso sistematico della violenza politica e a una fase di lotte civili che condusse alla fine della Repubblica romana.