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Il “colore” dell'Antico – Policromia nell'arte antica, parte 4 di 7

Regia Fabrizio Galatea, operatore Timothy Heys-Cerchio, montaggio Stefano Carcereri, realizzazione Zenit Arti Audiovisive

Master contenuto in Le ragioni della bellezza, di Antonio Pinelli. Volume 1, Dalla Preistoria all'apogeo dell'Impero romano, lezione 7, Il “colore” dell'Antico – Policromia nell'arte antica, parte 4 di 7. Nel XIX le sculture, ispirate a quelle antiche, sono fortemente policrome. Esempio delle sculture di Cordier, nelle quali la policromia coincide con la scoperta dell'etnografia. Cordier era amico di Ottaviano Guasco, antropologo autore di un trattato sui popoli primitivi, nel quale aveva spiegato che ad esempio i totem erano di legno ma molto colorato. Uno degli artisti più interessanti di questo periodo è Jean Jéon Geròme, il cui Sculturae vitam insufflat Pictura, 1893, rappresenta la sua idea di Tanagra, in Grecia.

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Il “colore” dell'Antico – Policromia nell'arte antica, parte 7 di 7
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