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La doppia radice del Cristianesimo, parte 5 di 6

Regia Fabrizio Galatea, operatore Paolo Rapalino, montaggio Lucio Viglierchio, realizzazione Zenit Arti Audiovisive

Master contenuto in Le ragioni della bellezza, di Antonio Pinelli. Volume 2, Dalla tarda antichità a Giotto, lezione 1, La doppia radice del Cristianesimo, parte 5 di 6. Le icone acheropite (non fatte da mano umana): a partire dal V-VI sec. cominciò a farsi strada nei cristiani la convinzione che Cristo stesso avesse volontariamente lasciato una memoria delle proprie fattezze attraverso alcuni interventi miracolosi. E' questa l'origine dell'icona bizantina. Il Mandylion di Edessa (l'attuale Urf in Turchia) è la prima immagine acheropita, rubata dai crociati e portata in occidente. Santa Veronica (Veronica come vera icona) è una delle quattro grandi reliquie conservate in San Pietro ed è riprodotta in molte immagini iconiche del Cinquecento. Altre immagini acheropite: le Madonne di San Luca, considerate miracolose perché la leggenda racconta che la Madonna volle farsi raffigurare da San Luca, la Madonna della tenerezza (glykophilousa), la Madonna advocata (hagiosotirissa), la Madonna orante, la Madonna hodigitria.

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La doppia radice del Cristianesimo, parte 6 di 6
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La doppia radice del Cristianesimo, parte 3 di 6
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